Il fronte del depliant
L’unione delle immagini e delle emozioni
Il primo depliant raccontava, quasi lasciando trasparire l’emozione di chi lo avevano approntato, ciò che all’interno del museo si era raccolto, cercando di trasmettere il significato di ogni oggetto espsosto e del luogo dove si trovava.
Le foto usate per la parte esterna del dpliant, riportano due ritratti giovanili di RuggieroLeoncavallo, uno scorcio del chiostro domenicano, attuale sede del museo, visto dal lato oposto, uno scorcio del chiostro con il campanile della adiacente chiesa di San Domenico.
La parte interna
L’interno del primo depliant
riporta due grandi opere
La facciata del Duomo della Madonna della Serra e il chiostro di San Domenico, si intravedono nella parte interna del depliant. Il testo, scritto da Antonella Merli, riporta cenni storici del luogo e richiami alla fanciullezza di Ruggiero Leoncavallo. Il chiostro è stato ripreso dal vero, con uno scatto digitale, mentre il Duomo è la rappresentazione di un dipinto del pittore Rocco Ferrari “Scena ripresa dal vero il 15 agosto del 1902, durante la festa di mezzagosto, pei Pagliacci di Leoncavallo a Parigi”…
Il secondo depliant del museo
Il primo depliant del museo andò letteralmente a ruba, tra i visitatori e quanti ne fecero richiesta specifica anche via posta.
La necessità di dotare il museo di un secondo depliant illustrativo, portò alla realizzazione di un secondo depliant.