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Giuseppe Malito, Fotografo

Il fotografo sul set del film “I Pagliacci” di G. Fatigati del 1942

Il grande fotografo calabrese, precursore del fotoritocco e delle particolari tecniche fotografiche

Giuseppe Malito nasce a Pedace (CS) il 26/6/1907 da Carlo Malito e Rachele Scarcello. Il suo incontro con la fotografia è del tutto casuale, da ragazzo infatti apprende ed esercita il mestiere di sarto, falegname e calzolaio. Ma quando prende la “cresima” il suo padrino, Antonio Scarcello, fotografo pedacese, gli racconta della fotografia. Affascinato da quei racconti, chiede ad A. Scarcello di apprendere il mestiere di fotografo. Ma poi , spaventato dall’oscurità della “camera oscura” fugge e cerca lavoro a Cosenza, come falegname, siamo nel 1923. Ma il destino evidentemente “spinge” nella direzione dell’arte fotografica, e fu così che un giorno arriva nella falegnameria un fotografo, Cesare Cavalcante, che vedendo il ragazzo interessato gli suggerisce di provare ad imparare il mestiere. Lascia la falegnameria e frequenta lo studio fotografico di Cavalcante e De Maria. Da lì in poi è un susseguirsi di cambi di “maestro” per l’allievo GM, insoddisfatto delle esperienza vissute in quanto la sua ansia di apprendere si scontra molto presto con la “gelosia” dei suoi maestri. Decide quindi di partire per Roma, nel 1926 circa, dove studia con successo l’arte del fotoritocco e altre tecniche fotografiche, preso lo studio Hermann. Ritorna nel ’28 circa e apre il suo primo studio fotografico a Spezzano della Sila. Sarà uno dei primi tentativi di aprire una attività propria, sino all’apertura a Cosenza della Fotolux Malito. Vive di mestiere, ingaggiato da privati per immortalare cerimonie di carattere personale. Ma nel frattempo continua, in camera oscura, la sua “ricerca fotografica”, con tecniche a quel tempo interamente manuali e sperimentali che producono, in un era in cui i prodotti informatici oggi disponibili non erano nemmeno nella mente di chi li avrebbe poi sviluppati, risultati straordinari. E’ maestro riconosciuto ed unico nel ritocco fotografico. E’ nominato nel dopoguerra Direttore Tecnico Provinciale per la fotografia artistica dall’ ENAL (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori) di Cosenza, è fotografo ufficiale dell’ OVS (Opera Valorizzazione Sila) durante la Riforma Fondiaria dei primi anni ’50, e quindi riprende i momenti, emozionanti e di puro realismo, relativi alla consegna delle terre ai contadini in Calabria, nei territori silani. E’ nominato fotografo ufficiale dell’ Associazione Cosentina della Stampa nel 1954 e collabora in quel periodo con il quotidiano locale “Gazzetta del Sud” (vicedirettore è Biagio Belfiore). Chiuderà l’attività fotografica nel 1988. Nel periodo di attività continua la sua ricerca fotografica, esibisce le sue opere in frequenti mostre fotografiche A Cosenza, Rogliano, Camigliatello, Pedace, Campana. Ha modo di conoscere personaggi importanti, con i quali spesso si fa ritrarre per una foto ricordo: il registra Blasetti, Renato Guttuso e Carlo Levi, l’attore Nino Manfredi, il cantanteAurelio Fierro, i calciatori Juliano, Bercellino e Sandro Mazzola ed il pugile Primo Carnera. Nei suoi scatti sono immortalati personaggi storici della politica italiana: Saragat, Pertini, Berlinguer, Pietro Nenni, Giacomo Mancini, Amintore Fanfani ed il Ministro Gui. Interessanti i suoi scatti sulla scena del film “I Pagliacci”, regista G.Fatigati, le cui scene furono girate a Montalto Uffugo nel 1942. Su GM sono stati scritti articoli su quotidiani locali che documentano e analizzano le sue opere e la sua tecnica. L’immenso patrimonio artistico e culturale che costituisce l’archivio è stato dichiarato nel 2012 di “interesse storico particolarmente importante” dai Beni culturali, Soprintendenza archivistica per la Calabria.
                                                                                                                             Orlando Malito

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